Mario Pincherle, un ingegnere italiano, afferma che lo Zed non è solo un simbolo, ma una vera e propria torre
esistita
intorno al 10.000 a.C., alta più di 60 metri e nascosta dentro la
Grande Piramide che non è altro che un involucro. Le sue convinzioni
nascono dal fatto che nel Libro di Henok si narra che lo Zed sia stato
ridotto in blocchi e che dalla Mesopotamia sia stato portato in Egitto,
tramite carri trainati da 600 buoi, per essere ricomposto sulla sommità
della Piramide a gradoni (la Piramide di Sakkara) e successivamente
inserito nella Piramide di Cheope, nella cui parte centrale, antecedente
al primo dei piani orizzontali, sembra sia stata ricavata la camera del
Re. Fu Pincherle a scoprire che lo Zed è collocato al centro della
Grande Piramide e lo riconobbe dalla diversa composizione del materiale:
di granito lo Zed, di pietra calcarea la piramide.
Secondo Mario Pincherle, lo Zed è la torre dello spazio e del tempo collocato all'interno della piramide con lo scopo di attivarsi quando si verificherà la congiunzione astrale in grado di aprire un varco spazio-temporale ed elevare la Terra ad una dimensione superiore.
Pincherle sostiene che ogni piano orizzontale rappresenta la discesa sulla Terra di un dio: 5- Gesù, 4- Osiride, 3- Krisna, mentre gli altri due rimanenti si perderebbero nella notte dei tempi.
Secondo Mario Pincherle, lo Zed è la torre dello spazio e del tempo collocato all'interno della piramide con lo scopo di attivarsi quando si verificherà la congiunzione astrale in grado di aprire un varco spazio-temporale ed elevare la Terra ad una dimensione superiore.
Pincherle sostiene che ogni piano orizzontale rappresenta la discesa sulla Terra di un dio: 5- Gesù, 4- Osiride, 3- Krisna, mentre gli altri due rimanenti si perderebbero nella notte dei tempi.
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